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lunedì 23 gennaio 2012

Matrimonio a tema..il racconto specialissimo di Sara!

Oggi abbiamo ospite Sara, la migliore amica della Sposa Squattrinata..godetevi il suo racconto: vi sfido a trovare un matrimonio più ecologico, low cost e fai da te di questo!!!

Salve a tutti, sono Sara e anche io faccio parte della squadra delle “spose squattrinate”!!!! Sono contenta di poter dare il mio contributo sul blog di Giulia, mia amica nonché super testimone delle mie nozze. Anche se è già passato un anno e mezzo dal giorno del  fatidico “SI” ho voglia di raccontare la mia esperienza, magari c’è qualcuno tra di voi che può prendere qualche piccolo spunto, anche se, premetto, faccio parte della schiera delle molto particolari e difficili da copiare!!!… Era il lontano 7 luglio 2010... il giorno in cui siamo letteralmente impazziti e abbiamo deciso di impegnarci…(non che non lo eravamo già) : 5 anni di relazione, 4 di convivenza e 2 figlie ad incorniciare il quadretto.
Io aspettavo da millenni che lui mi facesse la proposta e, credetemi, ho attuato tutte le tattiche possibili: parlare dell’argomento molto vagamente e rigorosamente riferito a terzi, fare gli occhietti a cuore ogni volta che vedevamo vestito/anelli/scarpette/accessori o direttamente la sposa stessa…abbandonare casualmente la rivista “ Tuttosposa” in bagno sopra gli altri giornali…NULLA!
Ma quando a metà del gennaio 2010 durante un giorno di noia mortale passato dentro casa, tra lego da montare, libri da leggere alle bambine e internet sento arrivare al mio orecchio la frase “… e se ci sposiamo???”
E NO, UFFA, FERMA TUTTO, STOP UN ATTIMO!!!!!!!!
Dov’è l’anello con il solitario?
E la torta a forma di cuore?
E il tappeto rosso?
E lui su di un cavallo bianco?
 Quanti anni della nostra fanciullezza impieghiamo a sognare il giorno in cui lui ci chiederà di sposarlo o il giorno delle nostre nozze??? Ore sprecate!!!!!!!!Non ci volevo credere: la mia unica occasione buttata all’aria così, mezza bisbigliata in un momento assolutamente sbagliato e senza alcun romanticismo!!!Ma sapevo che era anche la mia unica occasione per dire si…non me lo avrebbe richiesto….quindi ho risposto con un  “07.07.2010: che ne pensi?” e così iniziò la nostra avventura…

 Ho iniziato subito a pensare 1000 modi e più per risparmiare soldi, visto la nostra condizione: io incastrata in una stage senza retribuzione e lui con uno stipendio da operaio….Quindi STEP 1.CONDIVIDERE: come cosa? Il matrimonio ovvio….cercare qualcuno che voglia sposarsi con voi!!!!!Detto/fatto….ho iniziato ad assillare una nostra coppia di amici, i quali parlavano di matrimonio tra una battuta e l’altra…Gli ho proposto l’affare, perché non sposarsi insieme dopo tutto? Sono consapevole del fatto che un matrimonio a 4 oggi come oggi sembra strano ma all’epoca dei nostri nonni era più che normale, un modo per fare una bella festa con la metà dei soldi!!!

Quindi una volta stabilita l’altra coppia, dovevamo andare in cerca della chiesa e del posto dove festeggiare una volta diventati marito e moglie… La prima scelta è stata facile, abbiamo abolito la chiesa e promosso il comune…Noi abitiamo in un piccolo paesino di montagna e il comune consiste in una piccola casa in pietra con giardino circostante e intorno solo montagne e cielo azzurro….Abbiamo chiesto se era possibile fare la cerimonia in giardino e una volta accordato il permesso ci siamo concentrati sul “dopo cerimonia”…Anche qui la soluzione è arrivata dagli abitanti del nostro paese. Un vecchio cacciatore della zona possiede una parte di bosco molto bella nella montagna dietro casa nostra, un bosco costituito da decine di castagni secolari…e ci ha chiesto se volevamo usarla per fare i festeggiamenti! Non ci volevamo credere, lui ce l’ha ceduta assolutamente gratis in qualità di suo regalo per il nostro matrimonio. Certo, il rischio della pioggia c’era nonostante fosse stato luglio, ma ci eravamo messi in testa che quel giorno la temperatura avrebbe toccato i 30° e il sole avrebbe brillato alto nel cielo…non avevamo alternative, se fosse piovuto i festeggiamenti sarebbero saltati. 

Una volta trovato il posto i nostri amici hanno fatto il resto: ripulito il castagneto, potato gli alberi, fabbricato un bagno chimico MOLTO artigianale(e non proprio a norma!!!), portato le casse, l’amplificazione, consolle, costruito quello che sarebbe stato il bar con canne, legno grezzo e tetto in rami di pino intrecciati, ma con tanto di freezer, lavandino e spinatrice per birre….Per i tavoli, festoni e gazebo , tutto è stato gentilmente offerto dalle proloco dei paesi circostanti, che ci hanno concesso in prestito quelli usati durante le sagre, mentre tutte le ragazze sono andate a raccogliere mazzolini di fiori da mettere nei tavoli e ovunque ce ne fosse stato bisogno…Abbiamo fatto un posto per il falò e restavano così le ultime due questioni da risolvere: abito e cena. Gli abiti delle spose si sa costano moltissimo, di affittarlo non se ne parlava, ogni buona Sposa che si rispetti vuole un abito che sia solo ed esclusivamente suo….e che possibilmente resti chiuso in un baule x i successivi 50 anni, per poi ritirarlo fuori per il matrimonio di sua figlia, vedere nei suoi occhi che col cavolo si metterà quel vestito e perdersi in un commovente racconto del giorno che fu…..
Hem, già, tornando a noi…il vestito…che poi quello che ho sempre odiato ai matrimoni degli altri è la ricerca del vestito dell’invitata perfetta che puntualmente si macchia, si strappa, ti fa sudare o ci muori di freddo, che non rimetterai mai più e che non ti fa muovere liberamente…. Io volevo salvare i miei amici da tutto questo….e ho deciso: matrimonio a tema! Sul primo momento pensavo che a mio marito e alla mia amica (l’altra sposa) venisse un colpo e ci rimanessero secchi….volevo far vestire tutti da  fate, gnomi, elfi, ninfe e trolls….in perfetta armonia con il nostro habitat!!!!Dopo innumerevoli “NO”, “TU SEI UNA PAZZA”; “SEI COMPLETAMENTE FUSA” e altri milioni di complimenti del genere….c’è stato un bel SI di massa da parenti, amici e conoscenti…..del resto si sa, un sposa va accontentata…  e da quel giorno si è scatenata la fantasia, ognuno si è messo quello che aveva o che era riuscito a creare con le sue mani o quelle altrui….io il mio vestito me lo sono fatto fare con le stoffe che vende mio padre ;P !!!


E’ stato veramente carino, un matrimonio molto colorato e fantasioso, semplice e confidenziale, come volevo io, tutti ci sentivamo parte di una stessa festa liberi di correre, saltare, danzare intorno al fuoco, fare capriole e andare a piedi scalzi….tutti mi hanno fatto i complimenti per l’idea, nessuno si aspettava che venisse così bello e la mia soddisfazione è stata immensa!!!! Ah, per il cibo ci siamo messi in mano ad un catering, ma solo per le cose calde  e al cucchiaio. Abolendo ovviamente i camerieri, abbiamo optato per il buffet, con piatti, tovaglioli e posate di mais biodegradabile, ognuno andava e prendeva ciò che voleva e c’erano dei lunghi tavoli per accomodarsi, anche se molti hanno poi optato per lo stile pic-nic: gambe incrociate e sedere a terra!!!! Invece per i piatti freddi, le insalate di ogni tipo, pane e dolci non ufficiali, abbiamo coinvolto mamme,nonni, parenti di ogni forma e grado e le mitiche vecchiette di paese, alle quali non sembrava vero  poter essere utili a qualcuno e di partecipare ad “...una festa che così non si faceva dagli anni '60, lè, da quando mi marito cocea le braciole de maiale pe quell’altri, perché quassù se faceva la sagra del ginghiale…beh, ma te si giovane, eri piccoletta, ma io me la ricordo è, ero un gran bel pezzo de ragazza sai…!!?!!” 


Ne è uscito un buffet tutto rigorosamente bio, vegetariano e vegano….e la torta???Già, anche la torta è stata offerta da una nostra amica come regalo di matrimonio, fatta con le sue mani , con tanto di decorazioni muschiate, alberellate e gnomettate!!!! 

E …..indovinate un po’??? Quel giorno erano 30° , il cielo azzurro e il sole brillava alto nel cielo!!!! 


lunedì 16 gennaio 2012

Sposa Squattrinata su NozzeFurbe!

Ecco il link al mio articolo pubblicato da Valeria su NozzeFurbe! Sono stata felice di collaborare con lei perchè mi ritrovo in pieno con la filosofia del suo sito sui matrimoni organizzati in modo intelligente e consapevole: matrimoni low cost, ecologici e fai da te!


http://www.nozzefurbe.com/nozze-low-cost/real-wedding-low-cost/real-wedding-sposa-squattrinata-e-consorte.html

domenica 15 gennaio 2012

Le scarpe della Sposa

Eccomi qua con il primo post del 2012! Oggi ho deciso di parlarvi delle scarpe da sposa! Per me sono state una questione aperta fino a poche settimane prima del Grande Giorno, e anche se alla fine sono stata soddisfattissima del risultato, la ricerca è stata lunga e costellata di insuccessi. Partiamo dal presupposto che nonostante la Sposa Squattrinata lavori nel MagicoMondoDellaModa, non fa parte di quelle donne fortunate che affrontano la loro vita sui tacchi. Ho sempre invidiato quelle coraggiose che passano da un ufficio all'altro "ticchettando" sui loro trampoli ( vi ricordate le "tacchettine" ne "Il diavolo veste Prada"?), e che con la stessa grazia si destreggiano al supermercato e per la strada, senza mai sembrare minimamente affaticate o sofferenti.
 Io ci ho provato varie volte, ma i fallimenti ottenuti fin dai tempi dell'adolescenza mi hanno alla fine costretta a riconoscere la sconfitta. Non sono una donna da tacchi alti. Sulle mie scarpe da sposa avevo perciò le idee molto chiare: non avevo nessuna intenzione di procurarmi sofferenza e imbarazzo il giorno del mio matrimonio, per cui le mie scarpe avrebbero avuto un leggerissimo tacco (perchè "slancia"), ma sarebbero dovute essere comode e pratiche. Come tutte le  "quasi spose o già sposate malate di ricerca di immagini di matrimoni su internet" ben sanno, la rete è piena di foto di matrimoni in cui le spose d'oltreoceano alzano il vestito mostrando scarpe originalissime, a volte colorate, vintage e con tacchi di tutte le misure.
Già. Ma in Italia è diverso. La mia ricerca è iniziata presto, ma quasi subito mi sono resa conto del pasticcio in cui mi ero infilata. Primo, non cercate le scarpe nei negozi di vestiti da sposa, a meno che non vogliate spendere un terzo del vostro stipendio mensile. Secondo: in Italia le spose che non vogliono i tacchi alti sono vittime di un subdolo razzismo. I tacchi bassi sono ammessi dalle commesse dei negozi solo nel caso di sposa più alta dello sposo   ( e in quel caso lo sguardo di commiserazione è garantito), altrimenti verrete sottoposte a un sottile lavaggio del cervello sul fatto che non saprete muovervi elegantemente, che sarete goffe, che il vestito lungo "vuole" il tacco alto. Terzo: quei pochi esemplari di scarpe da sposa basse sono dotate di punta accuminata da strega (segno anche che sono rimanenze di qualche annata fa, ultimi anni '90, primi 2000). Dopo un certo numero di tentativi andati a vuoto ho avuto l'intuizione di cercare scarpe NON da sposa di colore chiaro, e qui mi sono rasserenata: ho infatti acquistato in saldo alla modica cifra di 39 euro un paio di scarpe  decoltè avorio, di pelle, col tacco di 5 cm, di forma grossa, quindi super comodo. Ero tutta fiera di me per aver risolto la questione, quando poi a casa mi sono resa conto del terribile dettaglio che mi era sfuggito: il tacco era..di legno!!!!!!!!!! Panico e frustrazione!!! Dopo qualche settimana in cui ho assillato tutte le mie parenti, amiche e colleghe sul dubbio amletico che mi affliggeva (se cioè le scarpe col tacco di legno erano accettabili come scarpe da sposa) mi sono rassegnata: no, non lo erano. Come se non bastasse, camminandoci per casa (come tutti consigliano di fare) mi sono resa conto che tanto comode non erano, anzi, che mi facevano proprio male! E così la ricerca è tristemente ricominciata, mentre il fatidico giorno si avvicinava inesorabile e gli incubi in cui mi presentavo all'altare scalza hanno cominciato ad animare le mie notti. Finchè.......non mi è venuta in aiuto, in modo del tutto inaspettato, la Rete. Navigando su un forum ho scoperto per caso che poco distante dalla zona dove lavoro si trovava una ditta che produceva scarpe su misura. Con pochissima speranza (ero sicura che le scarpe su misura costassero un patrimonio) mi ci sono avventurata, aspettandomi il solito ambiente luccicoso e scintillante. E invece ecco che mi ritrovo in un capannone vecchiotto, polveroso e malandato. All'ingresso niente accoglienza con sorriso smagliante dalla commessa d'ordinanza, ma sono stata un bel pò a gironzolare tra gli scaffali e i macchinari prima che una ragazza mi venisse incontro pulendosi le mani sporche di grasso. Mi sono sentita finalmente a casa: ha preso le misure dei miei piedi (si, tutti e due!) , abbiamo scelto il modello, il tacco e la pelle,e mi ha dato appuntamento alla settimana dopo per la prova. In 15 giorni ho avuto le mie scarpe da sposa per la cifra ragionevole di 90 euro: comodissime, un pò retrò, e modellate su misura per me. La ragazza, che poi ho scoperto essere l'unica lavorante insieme a suo padre, mi ha confidato di essere l'ultima speranza per tante spose, che dopo aver acquistato a peso d'oro delle scomodissime scarpe dal tacco 12 si rendono conto di non potercela proprio fare, e corrono ai ripari. Ah già..e le scarpe col tacco di legno? Giacciono nella scatola, le tengo per ricordo, almeno finchè non trovo qualcuno a cui regalarle!
Queste sono le scarpette della Sposa Squattrinata...perchè nonostante fossero comodissime, a fine giornata sono state comunque abbandonate in un angolo, e la Sposa ha rigorosamente ballato a piedi scalzi!